Capsicum annuum: Il Peperone
Il peperone, portato in Europa dalle Americhe alla fine del 1400 deve il suo nome al gusto che ricorda quello del pepe (PIPER-ONE : grosso pepe) appartiene alla famiglia delle Solenacee. Furono gli spagnoli dapprima ad utilizzarlo come pianta ornamentale, ma ben presto furono comprese le qualità alimentari ed importata in Italia.
Le sue qualità principali sono certamente la presenza di vitamina A, B e C, quest'ultima in quantità elevata, tale da superare quella degli agrumi, popolarmente ritenuti i più ricchi. In modo particolare quelli a pigmentazione rossa che evidenziano un elevato stadio di maturazione in opposizione a quelli verdi generalmente colti prematramente dalla pianta.
Oltre alle vitamine è ricco di minerali, ma di contro ha una difficile digeribilità, questo è dovuto alla pellicola esterna che lo riveste, molto fibrosa e priva di liquidi, proprietà accentuata nella pigmentazione verde.
Il sapore piccante è dovuto alla capsicina, un alcaloide che in alcune varietà è presente in grandi quantità (peperoncini), questa si trova soprattutto all'interno, nella parte spugnosa interna.
Per aumentare la digeribilità si è soliti spelare il frutto passandolo su una fiamma che rende semplice il lavoro.
In alternativa si può sbollentare in pochissimo aceto ed una punta di zucchero per contrastare il sapore acido che ne conseguirebbe
Dal peperone si ottiene una spezie molto usata soprattutto in Messico: LA PAPRICA.
Questa polvere di colore rosso acceso è stata creata per la prima volta in Ungheria nella metà del XVIII sec. ed è prodotta attraverso la polverizzazione della polpa privata dai semi di una particolare varietà di peperone dolce dapprima essiccata.
Esiste un'altra specie di peperone Capsicum frutescens molto più alte delle nostre, superano il metro di altezza, particolarmente sensibili al caldo ed il gelo per cui non adatte al nostro clima.